Un donatore adulto di sangue non può donare più del 10% del suo sangue.
Con un taglio del cordone immediato o precoce il neonato non viene in possesso di circa il 30% del volume del SUO sangue, non una quantità “extra”, con una variabilità che va dal 20% al 50% a seconda dell’età gestazionale in cui è avvenuto il parto.
Ecco, potrei concludere qui questo articolo e lasciare al lettore ulteriori riflessioni.
O forse no, forse desidero accompagnare la coppia in attesa ed il lettore attraverso alcune informazioni di cui raramente si legge.
Cosa significa “taglio del cordone ombelicale ritardato” e quali sono le differenze con un “taglio del cordone immediato o precoce”?
La prima procedura si riferisce al taglio dopo 2 o 3 minuti dalla nascita, la seconda immediatamente dopo di essa e, comunque, entro 30 secondi.
Perché preferire l’una oppure l’altra pratica?
Sapete come il vostro bambino comincia a respirare?
Dentro il ventre della madre il neonato “respira” attraverso la placenta ed i polmoni contengono poco sangue, solo quel tanto che basta a far crescere l’organo. Sono le contrazioni uterine della fase espulsiva del travaglio che permettono un considerevole aumento del volume di sangue nei capillari che avvolgono gli alveoli polmonari. Solamente quando il bambino è in grado di respirare autonomamente le arterie funicolari si chiudono e ciò avviene – in media – a 3 minuti dalla nascita del bambino. Ma può avvenire anche a 40 minuti e per questo è importante non darsi un tempo prestabilito subito dopo il quale clampare il cordone ombelicale bensì aspettare che questo – almeno – smetta di pulsare e che sia molle e bianco. Ciò permette una transizione neonatale gentile, un gentile passaggio dal mondo intrauterino a quello tra le braccia della mamma.
Viceversa, tagliare immediatamente dopo il parto il cordone ombelicale sarebbe come buttare un neonato in mare senza salvagente. In caso di clampaggio immediato, infatti, i polmoni dovrebbero sopperire alla mancanza di sangue chiedendo aiuto agli altri organi richiamando il “loro” sangue a solo discapito degli stessi!
Inoltre, verso il termine della trasfusione del sangue placentare al bambino si muovono soprattutto le cellule staminali. Come mai? In questo modo, dovessero esserci stati piccoli danni agli organi del bambino durante il parto, questi verrebbero letteralmente riparati! Le cellule staminali contenute nel sangue cordonale, lungi dall’essere un “vezzo” per il neonato, hanno invece proprietà curative. Basti pensare che – ad esempio – in caso di ipossia del bambino durante il travaglio, nel sangue cordonale si troverebbero ancora più cellule staminali rispetto la media!
Il taglio immediato del cordone ombelicale porta infine ad un maggiore rischio di anemia, ad una riduzione delle riserve di ferro del bambino e ad una maggiore incidenza di ittero.
Il sangue contenuto nella placenta e nel cordone ombelicale appartiene al bambino.
E tutti i genitori hanno il diritto di rifiutare il clampaggio immediato del funicolo.
Appunti dal convegno tenuto da Elisabeth Saether presso il MIPA (Brescia)